<<“CANE MOLECOLARE” Da terminologia giornalistica a neologismo>>

Correva il novembre 2010, quando l’Italia viene sconvolta dalla scomparsa di una ragazzina tredicenne della provincia di Bergamo. Per le ricerche vengono impiegati volontari, forze dell’ordine, comuni cittadini e unità cinofile e tutto questo sotto la lente d’ingrandimento di Tv e giornali. Saranno proprio i media a mettere in evidenza il lavoro di quelli che da quel giorno saranno chiamati i “cani molecolari”, termine inventato dai giornalisti proprio durante la triste vicenda e che serviva a identificare dei cani da ricerca persone che svolgevano un lavoro diverso da quello che fino a poco tempo prima si era abituati a vedere nella Protezione Civile e/o forze dell’ordine. Termine dal particolare effetto nel linguaggio giornalistico e non solo.

Cosa fanno di diverso e speciale rispetto ai “classici” cani da ricerca?

  • Operano sia in ambiente boschivo o di campagna che in mezzo alla città;
  • Sono collegati al proprio conduttore da un lungo guinzaglione;
  • Seguono il percorso effettuato da un soggetto, dopo averne memorizzato l’odore specifico attraverso un campione biologico.

 

Purtroppo, assistiamo ancora oggi a disquisizioni più o meno opportune sui cani molecolari.

Qualcuno dice che non esistono, altri che la terminologia non è corretta, altri ancora che "tutti i cani sono molecolari".

 

Facciamo chiarezza e non i giornalisti!

Il termine "cane molecolare" è un neologismo registrato nel 2017 e indica come da vocabolario "cane dall'olfatto finissimo, che, in virtù della capacità di percepire, distinguere e memorizzare le molecole volatili dell'odore, viene impiegato nelle operazioni investigative di polizia…(omissis)".

 

Non si indica, quindi, una particolare razza né tantomeno si nega che tutti i cani siano molecolari. Si specifica, invece, la caratteristica relativa all'olfatto.

 

Il cane da Mantrailing è quindi un cane molecolare?

Secondo definizione ufficiale la risposta è NO. Ma... tutti i cani percepiscono molecole di odore. Quindi... SI.

 

Allora chi ha ragione?

La risposta è sempre nel vocabolario: l'olfatto finissimo. E qui subentra la distinzione di razza e di conseguenza anche la differenza fisica e fisiologica tra le razze.

Ciò significa che tutti i cani possono fare Mantrailing ma non tutti sono predisposti, per struttura, resistenza, caratteristiche psicofisiche e attitudinali, ad affrontare il duro percorso addestrativo/formativo e dedicarsi quindi al nobile lavoro di ricerca operativa di persone scomparse.

Eh sì, perché la formazione e l'addestramento sono determinanti anche per un cane molecolare.